28 ottobre 2014

Click&Chips

Click&Chips è una rubrica, presente all'interno di informafoto, che ha la semplice finalità di chiacchierare di fotografia senza troppe pretese così come si potrebbe discutere di un qualsiasi argomento seduti ad un tavolo di un pub con una bionda in mano. Per questo, invito a commentare i futuri post o ad iniziare nuove discussioni. 
Credo possa essere interessante inaugurare la rubrica con un tema spesso presente in questo genere di “diatribe”: istinto, tecnica, apparecchio fotografico, post produzione, c...fortuna, insomma da dove viene fuori una bella foto?
Se esistesse una regola in merito, uno scatto perderebbe a mio parere il fascino che racchiude. Non c'è dubbio che, ad esempio, nella fotografia di moda la tecnica debba avere un ruolo dal quale non si può prescindere, così come nella street un click istintivo che colga l'attimo e senza avere il tempo di regolare diaframma, tempo, fuoco può donarci una bella foto seppur mossa o non perfettamente a fuoco. Da qui si potrebbe discutere per ore e ore tra banalità, cose già dette e sentite o interessanti punti di vista personali. 
L'approccio intuitivo è, senza dubbio, il primo passo per chi inizia a prendere in mano l'apparecchio. La tecnica è importante, ma il massimo che può fare è contribuire a mettere a frutto l'idea? Può essa portare ad altro rispetto l'idea di partenza? Messa così parrebbe di no: sembrerebbe invece elemento di interazione con il punto di partenza e cioè il soggetto. Sarà quindi una conclusione banale, ma spesso quando il tavolo è ormai pieno di boccali vuoti la frase ricorrente è che “occorre un giusto equilibrio tra talento e tecnica”. E da qui si ricomincerà ad libitum. Potremmo dire che abbiamo parlato del nulla, ma in fondo cosa c'è di più piacevole, per chi ha una passione, del “futile” scambio di idee? 
Concludo con una frase di Johannes Itten, insegnante nella Germania degli anni '20, rivolta ad uno studente a proposito dell'utilizzo del colore nell'arte: “Se lei, d'intuito, riesce a creare dei capolavori coloristici, può tranquillamente procedere ignorando le leggi cromatiche. Ma se ignorandole non crea dei capolavori, deve impegnarsi nel loro studio”. 
Alla prossima!

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